Caravaggio – L’anima e il sangue: nuove date
Redazione Kainós® Magazine: COMUNICATO STAMPA
CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE
A GRANDE RICHIESTA SI AGGIUNGONO NUOVE DATE
IL 27 e 28 MARZO
REPLICA IN CONTEMPORANEA NAZIONALE
CARAVAGGIO L’ANIMA E IL SANGUE è il documentario d’arte più visto di sempre. A febbraio, nei tre giorni di programmazione si è classificato al primo posto, portando al cinema 130 mila spettatori.
CARAVAGGIO L’ANIMA E IL SANGUE è un viaggio emozionante attraverso le opere e i tormenti di Michelangelo Merisi da Caravaggio, uno degli artisti più amati, controversi e misteriosi della storia dell’arte. Un’esperienza cinematografica emozionale, inquieta e quasi ‘tattile’ della sua vita e della sua arte in una delle prime produzioni in Italia girate in 8K.
L’uomo e artista Caravaggio viene raccontato attraverso un’approfondita indagine investigativa effettuata attraverso documenti originali preziosissimi, tra cui quelli custoditi all’Archivio di Stato di Roma: verbali, processi denunce, mostrati per la prima volta sul grande schermo.
La narrazione si sviluppa su due livelli: quello della digressione artistica e quello dell’Io interiore.
Il primo, si basa sul racconto dei luoghi e delle opere dell’artista, affidato alla consulenza scientifica e agli interventi di illustri studiosi dell’arte e in particolare, di Caravaggio.
Il secondo, l’uomo Caravaggio, viene esplorato attraverso scene “fotografiche”, evocative e simboliche, che diventano metafore della condizione esistenziale dell’artista, consentendo di entrare in contatto con la sua mente, i suoi impulsi irrefrenabili, il suo vissuto interiore.
La voce dell’io interiore di Caravaggio è di Manuel Agnelli.
Dunque, da un lato, CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE, fa rivivere la vita tormentata di Caravaggio e la sua propensione a vivere sempre sull’orlo dell’abisso attraverso scene ‘fotografiche’ contemporanee, essenziali e simboliche, che mettono in scena gli stati d’animo dell’artista (la costrizione e ricerca della libertà, il dolore, la passione, l’attrazione per il rischio, la ricerca della misericordia, fino alla richiesta di perdono e redenzione) con scelte visive ed artistiche visionarie e di grande impatto emotivo, che diventano metafore o correlativi oggettivi della sua condizione esistenziale. Inoltre, i protagonisti attivi nella scena sono personaggi del reale e non attori. Geente comune così come comuni e ‘del popolo’ erano i modelli usati dal Caravaggio, la cui interpretazione è talmente reale e senza filtri da trasportare lo spettatore in un luogo di sensazioni riconoscibili.
Dall’altro, il film, fa rivivere i luoghi e le opere dell’artista: uomo rivoluzionario e per questo spesso poco amato dai contemporanei.
Caravaggio girò l’Italia in cerca di fortuna o forse in cerca di se stesso, sfuggendo ai nemici che sempre si creava al suo passaggio.
Milano, Firenze, Roma, Napoli, la Sicilia, Malta: cinque città, oltre quindici luoghi d’arte e quaranta opere, tra le più celebri e rappresentative della produzione caravaggesca, rivivono sul grande schermo.
Dalla Canestra di frutta al Ragazzo morso da un ramarro, al Bacchino Malato, alla Vocazione di San Matteo, al Giuditta e Oloferne, allo Scudo con la Testa di Medusa, al Davide con la testa di Golia, al Sette Opere di Miserico, alla Decollazione di San Giovanni Battista, solo per citarne alcune.
Opere d’arte, che costituiscono il fiore all’occhiello delle collezioni dei principali musei in Italia e nel mondo, a tutt’oggi custodite nei luoghi originali per i quali furono create: come, la Chiesa di San Luigi dei Francesi e le Basiliche di Santa Maria del Popolo e Sant’Agostino a Roma, Pio Monte della Misericordia a Napoli e la Concattedrale di San Giovanni a Malta e che sono le protagoniste assolute del racconto filmico.
Trailer:
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