ARTE COME RIVELAZIONE: INAUGURATA LA MOSTRA ALLE GALLERIE D’ITALIA DI MILANO
ARTE COME RIVELAZIONE
DALLA COLLEZIONE LUIGI E PEPPINO AGRATI
DAL 16 MAGGIO AL 19 AGOSTO
ALLE GALLERIE D’ITALIA
SEDE MUSEALE INTESA SANPAOLO, IN PIAZZA SCALA A MILANO
di Elisa Pedini
Inaugurata oggi la mostra Arte come rivelazione. Dalla collezione Luigi e Peppino Agrati.
Dal 16 maggio al 19 agosto presso le Gallerie d’Italia, sede museale d’Intesa Sanpaolo, in Piazza Scala 6 a Milano.
Un’occasione unica per conoscere la collezione, attraverso una selezione rappresentativa di opere di artisti nazionali e internazionali.
Tale selezione, è tratta da una delle più rilevanti collezioni private di arte contemporanea: la collezione Agrati.
Infatti, Luigi e Peppino Agrati, grazie alla loro curiosità e alla loro sensibilità, hanno costruito una collezione che rappresenta la molteplicità di interessi del loro modo di vivere l’arte contemporanea.
Ne consegue che, la collezione attraversi e intrecci i movimenti che hanno segnato il percorso dell’arte non solo italiana; ma anche, internazionale nella seconda metà del Novecento: dall’Informale, alla Pop Art, dall’Arte Povera alla Conceptual Art fino agli sviluppi degli anni Ottanta.
Si tratta di capolavori di artisti americani: Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Robert Rauschenberg e Christo, solo per citarne alcuni.
Oltre ad alcuni dei maggiori protagonisti della ricerca artistica italiana, ad esempio: Lucio Fontana, Piero Manzoni, Mario Schifano, Alberto Burri, Fausto Melotti.
A tal proposito, gli Agrati hanno avuto un rapporto di dialogo e di amicizia, con molti di questi artisti. In particolare, ad esempio, con Melotti, con Fontana, con Manzoni, con Castellani, con Rauschenberg, con Christo.
In più, la collezione si compone di ben 500 opere e fu creata a partire dalla fine degli anni sessanta dai due importanti industriali.
Dopo la morte di Peppino, il testimone è stato raccolto dal fratello, Luigi.
Oggi, il fratello e la vedova di Peppino hanno deciso di donare la raccolta a Intesa Sanpaolo, apportando un decisivo contributo alla dimensione internazionale del patrimonio artistico della Banca.
Inoltre, va sottolineato che questo gesto di donazione sottende, anche, una grande conferma e un notevole riconoscimento, nei confronti dell’impegno profondo del Gruppo Intesa Sanpaolo, nella rivalutazione, nella tutela e nella divulgazione e fruizione del patrimonio artistico e culturale italiano.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, così illustra la mostra:
«La cultura e l’arte sono così connaturate alla storia e alla vita del nostro Paese da rappresentarne l’identità più autentica e profonda.
Questa affermazione è talmente fondata che persino un mondo apparentemente estraneo alla sfera dell’arte come quello dell’impresa si è sempre impegnato (…) anche, nella promozione di valori e di beni culturali.
Una testimonianza significativa, in tal senso, è stata data dai fratelli Agrati che, conciliando l’impegno imprenditoriale con la sensibilità e la passione per l’arte,
hanno creato nel secondo Novecento quella che oggi può considerarsi una delle più importanti raccolte private d’arte moderna in Italia e nel mondo. (…)
Con un gesto di straordinaria liberalità il Cavaliere del Lavoro Luigi Agrati ha voluto affidare tale collezione a Intesa Sanpaolo, al fine di farla conoscere alla collettività e valorizzarla pienamente in una sede adeguata.
In tal modo, il patrimonio artistico della nostra banca si è arricchito di un nucleo di opere di inestimabile valore.
In omaggio e in ricordo del Cavaliere, e per rinnovare il nostro ringraziamento anche alla moglie Mariuccia,
per l’amicizia e la fiducia, che ci sono state dimostrate, una selezione della raccolta è, oggi, proposta al pubblico, in anteprima, rispetto a quello che sarà, in futuro, l’allestimento definitivo.
(…) la mostra L’arte come rivelazione presenta 73 capolavori facenti parte della collezione.
Un emozionante percorso che permette ai visitatori di conoscere alcune delle più importanti opere dall’arte italiana e americana del secolo scorso, e
ricostruisce l’itinerario intellettuale di chi le ha scoperte e acquisite, raccontando così la storia di una raccolta che si segnala a livello internazionale come un caso esemplare di collezionismo d’arte.»
Il progetto espositivo è curato da Luca Massimo Barbero con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli.
Luca Massimo Barbero commenta:
«Arte come rivelazione significa presentare per la prima volta al pubblico una selezione rappresentativa di opere della raccolta Luigi e Peppino Agrati come dono visivo alla città, disvelando la sensibilità e l’amore per l’arte dei due collezionisti.
Quando nel novembre del 1970, (…) Christo rimuoveva il telo bianco con cui aveva impacchettato il Monumento a Vittorio Emanuele II (…) gli Agrati vivevano in diretta il grande evento.
Peppino, entrando subito in contatto con l’artista, gli commissionò alcune opere per il giardino della sua villa in Brianza e fu tra i mecenati di Valley Curtain, uno degli interventi ambientali che hanno fatto conoscere Christo quale pioniere della Land Art.
Questa appassionata presa diretta sui più importanti sviluppi dell’arte a loro contemporanea, significativamente esemplificata dal rapporto personale con Christo, si rispecchia anche nell’intenso dialogo con Fausto Melotti e
nell’attenta e profonda comprensione di tendenze quali l’arte concettuale e il minimalismo, di cui il grande neon di Flavin, dedicato proprio a Peppino Agrati, è emblema.
Le opere raccolte ci parlano oggi di un modo di concepire la collezione come rivelazione e arricchimento, come condivisione di un mondo possibile di immagini che incarnino il vivere contemporaneo»
In conclusione, muovendosi liberamente rispetto a una successione cronologica, il percorso della mostra crea delle zone, dei momenti di incontro.
La collezione, fino a oggi inedita al pubblico, si dipana in ogni sala delle Gallerie d’Italia.
Sezione dopo sezione, le opere, come tasselli d’un mosaico, vanno a ricomporre e a narrare la storia della collezione stessa.
In occasione della mostra:
Arte come rivelazione. Dalla collezione Luigi e Peppino Agrati
l’ingresso alle Gallerie d’Italia sarà gratuito fino al 19 agosto 2018
INFORMAZIONI UTILI
16 maggio – 19 agosto 2018
Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6, Milano
Orari:
da martedì a domenica 9.30-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
giovedì 9.30-22.30 (ultimo ingresso ore 21.30)
lunedì chiuso
Chiusure: 25 dicembre
Informazioni: Numero verde 800.167619; info@gallerieditalia.com
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