SALOME CHIUDE LA STAGIONE LIRICA 2017/2018 AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA

Redazione Kainós Magazine: COMUNICATO STAMPA Fondazione Arena

 

 

 

SALOME

 

AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA

DAL 20 AL 27 MAGGIO

 

 

DOPO DICIOTTO ANNI DI ASSENA TORNA IN SCENA SALOME A CONCLUDERE LA STAGIONE LIRICA 2017/2018 CON UN NUOVO ALLESTIMENTO

 

 

 

Domenica 20 maggio 2018 alle ore 15.30 torna al Teatro Filarmonico, dopo diciotto anni di assenza, l’atto unico di Richard Strauss dalla pièce di Oscar Wilde, considerato il primo grande capolavoro musicale del Novecento europeo. Con questo titolo la Fondazione Arena di Verona corona una stagione lirica di successo, in attesa che prenda il via il Festival estivo areniano.

Salome è proposta in un nuovo allestimento affidato alla regia di Marina Bianchi, con le scene di Michele Olcese, i costumi di Giada Masi, i movimenti coreografici di Riccardo Meneghini, il lighting design di Paolo Mazzon e i video di Matilde Sambo.

 

Inoltre, nel cast vediamo il debutto di giovani talenti e artisti internazionali che per la prima volta si esibiranno a Verona con l’Orchestra areniana, a cominciare dal Maestro Michael Balke, giovane direttore tedesco molto attivo in patria, negli Stati Uniti e in Giappone, dove da anni esplora sia il repertorio sinfonico che quello operistico.

Repliche: martedì 22 maggio, ore 19.00 – giovedì 24 maggio, ore 20.00 – domenica 27 maggio, ore 15.30.

 

"Kainós Magazine® Salome chiude la stagione lirica al Filarmonico di Verona"
Bozzetto Salome by Michele Olcese – Nuovo allestimento Fondazione Arena di Verona – Ph by Fondazione Arena

 

 

SALOME:

LA LUNA, IL DESIDERIO, IL SANGUE

 

 

Com’è bella stanotte la principessa Salome!

 

Così apre il primo verso dell’atto unico di Oscar Wilde.

Esso venne scritto in francese nel 1893 e rappresenta il fiore del Decadentismo di fine secolo.

 

Poi, fu fedelmente trasposto in musica da Richard Strauss nella traduzione di Hedwig Lachmann.

Sin dalle prime note il compositore bavarese trasporta il pubblico in una notte orientale, ipnotica e malata, in cui la fremente figliastra di Erode danza seducente al chiaro di luna.

 

Sensualità e presagio di morte convivono per tutta l’opera di Strauss fino alla celebre Danza dei sette veli, il solo mezzo che la protagonista conosce e usa per ottenere ciò che più desidera: baciare le labbra di Giovanni Battista, anche facendo mozzare la testa del profeta.

Il culmine dell’estasi amorosa, illuminata da un’orchestra ricchissima di colori e nuance, coincide con il macabro rito che costerà la vita alla stessa Salome.

 

Il soggetto scabroso, riportato anche nei Vangeli, causò non poche difficoltà al compositore, che dovette attendere il 9 dicembre 1905 per la prima rappresentazione a Dresda, dopo numerosi rifiuti da parte di teatri più centrali degli imperi prussiano e austroungarico.

Con Salome Strauss – che godeva della stima del Kaiser e dei colleghi di tutta Europa, e si era già cimentato in due titoli operistici oltre agli importanti poemi sinfonici tuttora in repertorio – sfidava il pubblico con un contenuto provocatorio, mettendo al servizio dell’opera tutto il suo mestiere di fine orchestratore.

Ne uscì un atto unico di incessante invenzione melodica e timbrica, tra sinuose melodie e graffianti dissonanze in perfetto equilibrio, per creare l’alone lunare, seducente e inquieto che circonda la fanciulla, ebbra di desiderio.

Nonostante il veto persistente di molti teatri anche all’estero, il successo di Salome, accompagnato dallo scandalo, fu e resta travolgente.

Al Teatro Filarmonico di Verona Salome torna a diciotto anni di distanza dall’unica presenza nei cartelloni di Fondazione Arena e lo fa in una veste tutta nuova.

 

"Kainós Magazine® Salome chiude la stagione lirica al Filarmonico di Verona"
Michael Balke – Ph by Fondazione Arena

Sul podio, debuttante a Verona e nel titolo, ma non digiuno del teatro musicale di Strauss, il Maestro Michael Balke:

«Questa è la mia prima Salome, anche se ho già diretto Elektra e Der Rosenkavalier.

Amo molto gli autori a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra Impressionismo ed Espressionismo, come Schrecker e Korngold. In prova c’è un bel clima e molta energia: è un piacere lavorare con questo cast e questa Orchestra.

In particolare stiamo curando molto il testo, indispensabile perché Strauss, in ogni battuta, affida allo strumentale un sottotesto che ne rivela il vero significato o anticipa gli avvenimenti.

Voglio esaltare ognuno dei colori dell’ensemble orchestrale e dei Leitmotiv dell’opera, che guidano il pubblico e i cantanti nell’inconscio dei personaggi, tra realtà e sogno, anche quando mentono o non cantano affatto».

 

"Kainós Magazine® Salome chiude la stagione lirica al Filarmonico di Verona"
Marina Bianchi – Ph by Fondazione Arena

La regia è di Marina Bianchi, esperta curatrice del teatro di Strehler, Nekrosius, Cavani, Vick, Ronconi, e già creatrice a Verona di un Dido and Æneas di Purcell.

Dopo la ripresa da Vick di Manon Lescaut in marzo, torna per firmare in prima persona questa nuova produzione con le scene di Michele Olcese e il lighting design di Paolo Mazzon e con la collaborazione di giovani artisti, quali la costumista Giada Masi, il coreografo Riccardo Meneghini e la videomaker Matilde Sambo, tutti al loro debutto veronese.

«Salome è il mito femminile, trasgressivo, folle, notturno, magico e inafferrabile» afferma la regista, «ma è anche e soprattutto una giovane donna, allevata in un ambiente deviato da una madre incestuosa e lussuriosa, e un patrigno corrotto dalla cupidigia.

Come tutti gli adolescenti, non ha ancora delineato in sé esatti confini di genere e brama nell’unico modo che conosce: il desiderio carnale.

In quest’opera affollata di triangoli relazionali, Salome desidera Jochanaan, l’uomo puro, l’asceta al di sopra degli impulsi della carne e del vizio, proprio perché il profeta è la nemesi di Erode.

La mancata soddisfazione del piacere innesca un cortocircuito di vendetta.

Con Michele Olcese, Giada Masi, e insieme a Paolo Mazzon e Matilde Sambo, abbiamo concepito questa notte di incubi e visioni sotto una luna che a poco a poco diventa sangue».

Sul palcoscenico del Teatro Filarmonico la bellezza fatale di Salome sarà portata in scena dal soprano Nadja Michael (20, 24, 27/05), per la prima volta a Verona, e Madina Karbeli (22/05) già apprezzata in ruoli belliniani nelle ultime due stagioni liriche, mentre Jochanaan, il Battista, sarà Fredrik Zetterström, baritono svedese dal vastissimo repertorio, anch’egli al suo debutto al Filarmonico. Anna Maria Chiuri torna nei panni di Erodiade dopo l’acclamata Adalgisa in Norma del 2017. Debuttante con Fondazione Arena anche il giovane tenore veronese Enrico Casari, che interpreterà il capitano Narraboth, follemente innamorato di Salome.

Completano il cast Belén Elvira come Paggio di Erodiade, i Cinque Giudei di Nicola Pamio, Pietro Picone, Giovanni Maria Palmia, Paolo Antognetti, Oliver Pürckhauer, i Due Nazareni di Romano Dal Zovo e Stefano Consolini, i Due soldati di Costantino Finucci e Gianfranco Montresor, l’Uomo della Cappadocia di Alessandro Abis e lo Schiavo di Cristiano Olivieri.

La produzione vede impegnati l’Orchestra e i Tecnici dell’Arena di Verona.

 

 

SALOME

Dramma in un atto. Libretto di Hedwig Lachmann dal poema omonimo di Oscar Wilde

Musica di Richard Strauss

Domenica 20 maggio 2018, ore 15.30 (Prima)

Martedì 22 maggio, ore 19.00 – Giovedì 24 maggio, ore 20.00 – Domenica 27 maggio, ore 15.30

 

Direttore                                            Michael Balke

Regia                                                    Marina Bianchi

Scene                                                  Michele Olcese

Costumi                                              Giada Masi

Movimenti mimici                          Riccardo Meneghini

Lighting design                               Paolo Mazzon

Videomaking                                    Matilde Sambo

Personaggi e interpreti

Erode                                                   Kor-Jan Dusseljee

Erodiade                                             Anna Maria Chiuri

Salome                                                Nadja Michael (20, 24, 27/05)

                                                               Madina Karbeli (22/05)

Jochanaan                                         Fredrik Zetterström

Narraboth                                          Enrico Casari

Un paggio di Erodiade                   Belén Elvira

Cinque Giudei                                  Nicola Pamio

                                                               Pietro Picone

                                                               Giovanni Maria Palmia

                                                               Paolo Antognetti

                                                               Oliver Pürckhauer

Due Nazareni                                   Romano Dal Zovo

                                                               Stefano Consolini

Due soldati                                        Costantino Finucci

                                                               Gianfranco Montresor

Un uomo della Cappadocia         Alessandro Abis

Uno schiavo                                      Cristiano Olivieri

ORCHESTRA E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA

Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese

Nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona

 

 

 

Biglietti Lirica

Prezzi da € 11,00 a € 60,00

Carnet 3 ingressi da € 40,50 a € 159,00

 

Biglietteria Arena di Verona

Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Tel. 045 596517 – Fax 045 8013287

Call center 045 8005151

Orari

da lunedì a venerdì        10:15-16:45

sabato                                 09:15-12:45

Biglietteria Teatro Filarmonico

Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Tel. 045 8002880 – Fax 045 8013266

Orari nei giorni senza spettacolo

da lunedì a venerdì  12:00-17:45

sabato                           10:00-12:45

Orari nei giorni di spettacolo

da martedì a sabato 12:00-fino a inizio spettacolo

domenica                     10:00-fino a inizio spettacolo

biglietteria@arenadiverona.itwww.arena.it

 

 

 

 

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