La Traviata: recensione alla prima al 100° Arena Opera Festival
LA TRAVIATA
di Giuseppe Verdi
Recensione alla prima
MOSTRI SACRI SUL PALCO
L’ALLESTIMENTO CHE ZEFFIRELLI PENSÒ PER L’ARENA
COMMUOVONO IL PUBBLICO
CON LA TRAGICA STORIA DI VIOLETTA
di Elisa Pedini
La Traviata di Giuseppe Verdi su libretto di Francesaco Maria Piave e ispirata al romanzo La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio, è il quinto titolo in cartellone del 100° Arena Opera Festival 2023, nonché la seconda opera appartenente alla “trilogia popolare” verdiana.
Già tra le opere più amate dal pubblico, non poteva che essere un gran successo questa prima che contava un cast di straordinaria levatura e un allestimento da favola.
Certo, come continuamente vi rammento le prime sono delicate e comunque, durante una performance può sempre accadere di tutto, quindi, avere dei mostri sacri sul palco e un allestimento meraviglioso, non è forzosamente garanzia di successo, seppur altamente probabile.
Difatti, le aspettative molto alte per questa prima de’ La Traviata non sono state tradite e il pubblico ha assistito a una vera perla.
Ora, mi piace indulgere qualche riga su quest’allestimento, già goduto nel 2019, per la regia di Franco Zeffirelli, i costumi di Maurizio Millenotti e le luci di Paolo Mazzon.
Infatti, come scritto, abbiamo avuto il piacere d’ammirarlo nel 2019, quando La Traviata inaugurò il 97° Arena Opera Festival.
Purtroppo, il grande Zeffirelli ci lasciò sei giorni esatti prima e non vide mai la sua creazione, ideata proprio per il monumentale palco areniano.
Probabilmente, poiché quest’opera concretizza il sogno di sessant’anni di lavoro del geniale Maestro fiorentino sul componimento verdiano, essa travolge, sempre e ogni volta di più, il pubblico dentro a una favola.
Così, ci si ritrova dentro alla rutilante vita di Violetta, tragica certo, ma che è vita e come tale, tocca dentro l’anima.
Inoltre, comincia dalla fine questa regia, con un corteo funebre che si snoda sulla note del Preludio e un disperato Alfredo che stringe al petto un fiore bianco.
Dunque, quasi come un flashback.
Come un fiume di ricordi che sale alla memoria e affligge Alfredo, che scappa via e s’apre il “sipario”.
Letteralmente, si entra in casa di Violetta: un interno romantico, curato nei dettagli, che sembra uscito da una fiaba.
In più, la protagonista si muove realisticamente tra le stanze creando empatia con il pubblico che viene così risucchiato dentro agli ambienti e alla storia.
In aggiunta, incantevole la festa in maschera a casa di Flora, che travbolge il pubblico in un carosello di atmosfere, colori, luci. Una vera esplosione (in ogni senso) di gioia.
Oltre a ciò, va sottolineato lo straordinario corpo di ballo per le coreografie di Giuseppe Picone.
Altresì, come non amare Alfredo Germont, magistralmente interpretato dal grande Francesco Meli?
Esattamente, la sua voce potente e suadente è balsamo per le orecchie e per l’anima.
Considerato tra i migliori tenori esistenti, non delude e fa sognare.
Sublime!
In apertura, rimane un po’ rigido nella scena Libiam ne’ lieti calici (I Atto), ma è pignoleria da critico.
Infatti, appassiona nel duetto Un dì felice eterea, lo carica e ci sta perché è un uomo innamorato che mette a nudo il suo amore. Eterno!
Sfiora il divino nell’aria De’ miei bollenti spiriti (II Atto), dove fa, letteralmente, tremare le vene dei polsi.
Da brividi, commmozione pura, nel duetto Parigi, o cara, noi lasceremo (III Atto).
Altresì, non gli è da meno l’altro mostro sacro sul palco: Luca Salsi.
Con la sua voce baritonale profonda, calda, spessa, ci regala un realistico Giorgio Germont, padre d’Alfredo.
Nella scena di Germont (II Atto, VI Scena) i due titani Meli-Salsi fanno vibrare l’anima. Per un istante m’è mancato il fiato.
Infine, lei, la protagonista: Gilda Fiume, nel ruolo di Violetta che appassiona il pubblico areniano.
Difatti, risulta sicuramente convincente. Una soprano dalla voce acuta, ma sottile, tecnicamente solida, dal fraseggio buono e dalla buona capacità interpretativa che sostiene con modulazioni puntuali e coloriture ricche.
Purtroppo, l’emozione gioca contro e parte in sordina.
Infatti nell’aria Ah, fors’è lui che l’anima e successiva famosa cabaletta Sempre libera degg’io (I Atto), risulta tecnicamente puntuale, ma non coinvolge.
Tuttavia, dal II Atto risulta più sicura, la voce più solida e potente, fino a dominare il III Atto, dove con la romanza Addio, del passato bei sogni ridenti incanta il pubblico.
Infine, tra gli altri nel cast ricordo la mezzosoprano Sofia Koberidze nel ruolo di Flora, la soprano Francesca Maionchi in quello di Annina e i baritoni Nicolò Ceriani e Giorgi Manoshvili rispettivamente il Barone Douphol e il Dottore Grenvil in scena.
REPLICHE DE’ LA TRAVIATA
LUGLIO ALLE ORE 21:00 |
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14/07 |
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Violetta Valery Nina Minasyan Alfredo Germont Vittorio Grigolo Giorgio Germont Luca Salsi Flora Bervoix Sofia Koberidze Annina Francesca Maionchi |
Il Dottore Grenvil Giorgi Manoshvili Il Barone Douphol Nicolò Ceriani Gastone Visconte di Letorières Carlo Bosi Il Marchese d’Obigny Roberto Accurso Giuseppe Francesco Cuccia |
27/07 |
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Violetta Valery Lisette Oropesa Alfredo Germont Francesco Meli Giorgio Germont Luca Salsi Flora Bervoix Sofia Koberidze Annina Francesca Maionchi |
Il Dottore Grenvil Giorgi Manoshvili Il Barone Douphol Nicolò Ceriani Gastone Visconte di Letorières Carlo Bosi Il Marchese d’Obigny Roberto Accurso Giuseppe Francesco Cuccia |
AGOSTO ALLE ORE 20:45 |
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19/08 |
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Violetta Valery Lisette Oropesa Alfredo Germont Francesco Meli Giorgio Germont Artur Rucinsky Flora Bervoix Sofia Koberidze Annina Yao Bohui |
Il Dottore Grenvil Giorgi Manoshvili Il Barone Douphol Nicolò Ceriani Gastone Visconte di Letorières Matteo Mezzaro Il Marchese d’Obigny Roberto Accurso Giuseppe Francesco Cuccia |
26/08 |
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Violetta Valery Nadine Sierra Alfredo Germont Francesco Meli Giorgio Germont Ludovic Tézier Flora Bervoix Sofia Koberidze Annina Yao Bohui |
Il Dottore Grenvil Giorgi Manoshvili Il Barone Douphol Nicolò Ceriani Gastone Visconte di Letorières Matteo Mezzaro Il Marchese d’Obigny Roberto Accurso Giuseppe Francesco Cuccia |
SETTEMBRE ALLE ORE 20:45 |
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09/09 |
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Violetta Valery Anna Netrebko Alfredo Germont Freddie De Tommaso Giorgio Germont Luca Salsi Flora Bervoix Sofia Koberidze Annina Yao Bohui |
Il Dottore Grenvil Giorgi Manoshvili Il Barone Douphol Nicolò Ceriani Gastone Visconte di Letorières Matteo Mezzaro Il Marchese d’Obigny Roberto Accurso Giuseppe Francesco Cuccia |