Turandot: recensione alla prima all’Arena di Verona
Turandot
di Giacomo Puccini
Recensione alla prima
GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA DI
TURANDOT
UNA RAPPRESENTAZIONE DA FAVOLA
E UN CAST SOLIDO
APRONO CON SUCCESSO IL CARTELLONE
DEL 101° ARENA OPERA FESTIVAL
di Elisa Pedini
Turandot di Giacomo Puccini, opera in tre atti e cinque quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, apre ufficialmente il cartellone del 101° Arena Opera Festival all’Arena di Verona.
Indubbiamente, l’ultima nonché incompiuta e postuma, opera del grande Maestro lucchese è fra le più note e amate dal pubblico.
Tuttavia, l’allestimento, che Franco Zeffirelli progettò per quest’opera proprio per l’Arena nel 2010 in un Festival interamente a lui dedicato, trasporta in un sontuoso e dettagliato mondo di magia, complici anche i costumi di Emi Wada.
Com’è tipico del grande Maestro, molti i personaggi in scena tra cantanti, ballerini e figuranti, cosa che rende questa Turandot particolare.
Infatti, generalmente, pur evocando il popolo di Pechino, questo non va in scena davvero, comportando una visione più ristretta e intima della Turandot. Invero, il popolo è una presenza pervasiva; ma considerata difficile da ricreare. Tuttavia, non per il genio di Zeffirelli, il quale riesce a renderlo presente e vivo in scena, senza che sia invadente o prevaricante.
Decisamente apprezzabile.
Tuttavia, a rendere magica questa prima è stata l’interpretazione dei cantanti e dunque, passo immediatamente alla critica.
In scena nel ruolo della protagonista, Ekaterina Semenchuk convince decisamente dando una buona performance.
Debbo ammettere che ero molto incuriosita da questa Turandot interpretata da un mezzosoprano piuttosto che da un soprano. Seppur, va detto, la partitura è caratterizzata da una solida compattezza e resta alquanto centrale come tonalità. Quindi, un mezzosoprano con buone estensione e potenza può tranquillamente affrontare la parte.
Infatti, Ekaterina, mostra queste doti e regala una principessa convincente con tutte le sfumature necessarie al personaggio.
Inoltre, sul palco uno straordinario Yusif Eyvazov ci rappresenta un Calaf solido, potente, seducente.
Personalmente, amo moltissimo questo tenore. Ha una virilità che gli scorre nelle vene, è sangue puro e riesce a imprimere questo nel colore della sua voce.
Ciò rende i suoi personaggi vivi, reali, credibili.
In questo caso, dove il protagonista è caratterizzato da determinazione, sicurezza di sé, coraggio, passione e sfrontatezza, Yusif, a mio avviso, rende perfettamente.
In più, quella sensualità sanguigna che imprime a Calaf farebbe davvero innamorare chiunque, pure una come Turandot, appunto.
Infatti, mentre il pubblico è ancora in estasi per l’esecuzione perfetta della Sicilia, Yusif lo prende e lo travolge nella romanza Non piangere Liù! e il cuore sussulta letteralmente.
Inoltre, incanta il pubblico che lo acclama nella più famosa delle romanze al mondo: Nessun dorma.
Veramente magico.
Qui, mi piace sottolineare anche l’interpretazione precisa e convincente del baritono Youngjun Park e dei tenori Riccardo Rados e Matteo Macchioni, rispettivamente Ping, Pang e Pong.
Infine, lei, la sublime Mariangela Sicilia.
Semplicemte, divina!
Di nuovo e sempre, con la perfezione della sua voce ampia, potente e cristallina, che usa magistralmente giocando con variegature, coloriture, apici tecnici di raro pregio e filati di magia pura, Mariangela c’incarna la più favolosa delle Liù che abbia mai ascoltato.
Infatti, sconvolge il pubblico che la acclama più che meritatamente.
Fa vibrare le vene nella romanza Signore, ascolta! che suona profonda, accorata, potente proprio come una preghiera. Tanto commovente quanto disperata. Quella della Sicilia è voce d’angelo e arriva dritta al cuore e s’era possibile amare ancor di più un personaggio estremamente positivo come quello di Liù, Mariangela ci riesce appieno.
Incantevole e lo scroscio d’applausi sottolinea un’esecuzione che sono avara a definire sublime.
Porta il pathos al culmine e toglie il fiato nell’aria Tu che di gel sei cinta.
Perfetta!
Concludo con una nota per il coro e il corpo di ballo dell’Arena di Verona che, come sempre, contribuiscono fattivamente alla magia delle rappresentazioni ed è dunque importante sottolinearne il valore.
REPLICHE DI TURANDOT
15 GIUGNO 2024 ALLE 21:30 |
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Turandot Yeajin Jeon Principe ignoto Gregory Kunde Liù Maria Agresta Imperatore Altoum Piero Giuliacci |
Timur Riccardo Fassi Ping Youngjun Park Pang Riccardo Rados Pong Matteo Macchioni |
22 GIUGNO 2024 ALLE 21:30 |
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Turandot Yeajin Jeon Principe ignoto Gregory Kunde Liù Daria Rybak Imperatore Altoum Piero Giuliacci |
Timur Riccardo Fassi Ping Youngjun Park Pang Riccardo Rados Pong Matteo Macchioni |
29 GIUGNO 2024 ALLE 21:30 |
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Turandot Olga Maslova Principe ignoto Gregory Kunde Liù Mariangela Sicilia Imperatore Altoum Piero Giuliacci |
Timur Riccardo Fassi Ping Youngjun Park Pang Riccardo Rados Pong Matteo Macchioni |
Galleria by Ennevi per gentile concessione Fondazione Arena di Verona: